Convegno "I vini alternativi: dal biologico al biodinamico"

Si è tenuto ieri presso l'Auditorium San Domenico a Oristano l'atteso convegno  "I vini alternativi: dal biologico al biodinamico", realizzato nell'ambito del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Sassari (sede di Oristano), in collaborazione con Consorzio UNO, Assoenologi Sardegna  e Camera di Commercio di Oristano. I lavori sono stati coordinati dal Presidente del corso di laurea, Prof. Giovanni Antonio Farris.
Sono  intervenuti Saverio Petrilli, Direttore Tecnico della Tenuta di Valgiano (Lucca), Adamo Domenico Rombolà dell'Università di Bologna, Marco Serventi, Vice Presidente  Demeter Italia, Cristina Meloni  della Meloni Vini, Graziella Benedetto dell'Università di Sassari e  Giuseppe Carrus, Coordinatore Editoriale della Guida dei Vini del Gambero Rosso.
L’agricoltura biologica e biodinamica vietano l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi  (antiparassitari, diserbanti, concimi) e di organismi geneticamente modificati.
Quello che distingue la viticoltura biologica da quella biodinamica, può essere semplificato nell’utilizzo dei preparati biodinamici (500, 501 e altri), prodotti naturali ottenuti da particolari processi fermentativi  che agiscono sulla vitalità del terreno e della pianta.
Il marchio Demeter, che certifica la qualità biodinamica, può essere concesso soltanto ad aziende già certificate biologiche.
I temi trattati, affrontati per la prima volta in Sardegna in ambito universitario, hanno riscosso grande curiosità e interesse da parte dei numerosi tecnici e produttori provenienti da tutta l'isola.
Nel pomeriggio, presso il Chiostro del Carmine, Saverio Petrilli e Giuseppe Carrus  hanno condotto una  seguitissima degustazione  di  diversi vini biologici e biodinamici.

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