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Visualizzazione dei post con l'etichetta Vino

Duo

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  Duo . Il nostro nuovo vino rosso a base di Monica e Barbera Sarda è pronto. I due vitigni sono coltivati in terreni derivati da marne calcaree in località su Pranu , in un unico appezzamento in leggera pendenza disposto ad ovest . Il vigneto ha solo tre anni, ma Duo ha già una sua bella personalità. Ne abbiamo imbottigliato 500 bottiglie , chi non volesse perderlo può iniziare a prenotarlo.

Unica

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 Il nostro nuovo vino è pronto. Lo abbiamo chiamato Unica , perché questa sarà l' unica annata di produzione, perché deriva da un unico vitigno, Monica , e da un unico vigneto.   Il vigneto in località Su pranu ha più di 70 anni e questa sarà la sua ultima produzione, per questo motivo abbiamo voluto vinificare una parte delle sue uve da sole, nelle annate precedenti erano uno dei componenti del nostro Altea Rosso.  Ne abbiamo imbottigliato 600 bottiglie , chi non vuole perderlo può prenotarlo inviando una mail a info@alteaillotto.com o mandando un messaggio WhatsApp al 339 6773628

Altea Rosso 2017

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L' Altea Rosso 2017 é pronto . Ne abbiamo imbottigliato  3000 bottiglie , chi non vuole restarne sprovvisto può  prenotarlo  telefonando al  339 6773628  o inviando una mail a  adeleillotto@gmail.com L'Altea Rosso 2017 è un corale di quattro vitigni sardi  Cannonau ,  Monica,  Carignano ,   e Barbera Sardo. Quattro grandi vitigni che si esaltano a vicenda dando vita a un vino particolare, di ottima struttura e di grande eleganza. Un vino da non perdere, da assaggiare, ma soprattutto da bere. Nell'etichetta  un disegno sul Canto a Tenores di  Michele Cubadda , mentre la grafica è come sempre di  Gigi Meli Mura . 

Affinamento in bottiglia

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Affinamento in bottiglia Altea Rosso 2017

In fundo

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Imbottigliato per la prima volta a fine aprile del 2017, in fundo è una vendemmia tardiva di  Moscato , vitigno tradizionalmente allevato nella zona di Sibiola per la produzione di vini da dessert. Di un luminoso giallo dorato, con note decise di miele e frutta secca, tra cui spicca in particolare l'albicocca, è un vino di grande eleganza, con una dolcezza non invadente in perfetto equilibrio con la salinità che si apprezza in modo deciso in bocca. Nell'etichetta un disegno di  Michele Cubadda  della chiesetta campestre di  Santa Maria di   Sibiola , che da il nome alla zona in cui è ubicato il vigneto.

I Sardi i primi a fare vino nel Mediterraneo

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Dopo la scoperta del gennaio 2015  che  affermava che i sardi sono stati i primi a coltivare la vite  nel Mediterraneo quasi tremila anni fa, in questi giorni è stata divulgata la notizia che i Sardi furono i primi a vinificare nel Mediterraneo. La nuova scoperta è, come la precedente, merito dell 'equipe  archeobotanica del Centro Conservazione Biodiversità dell'Università di Cagliari , guidata dal professor Gianluigi Bacchetta. I ricercatori questa volta hanno esaminato i residui organici contenuti all’interno della vasca di un  torchio  a torricella risalente all'Età del Ferro (questo tipo di reperto è il più antico del mediterraneo), un manufatto in arenaria ritrovato nel 1993 nel villaggio nuragico di Bia de Monti - Monte Zara (900/850 - 725 a.C.) dall'archeologo  Giovanni Ugas . Le analisi chimiche hanno confermato le ipotesi avanzate proprio dall'archeologo, che per primo ipotizzò l'utilizzo del torchio per la spremitura dell’uva in epoc...

Foto di gruppo vini Altea Illotto

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Determinazione del grado zuccherino del mosto

Per determinare la percentuale di zucchero del mosto il metodo più semplice è quello di determinare il grado babo col mostimetro. Il mostimetro babo funziona in base alla variazione del peso specifico del mosto a seconda del suo contenuto in zucchero; maggiore sarà il contenuto di zucchero, maggiore sarà il suo peso specifico. USO : dopo aver schiacciato circa 300 acini rappresentativi della media del vigneto, si filtra e si raccoglie il succo in un cilindro. Si immerge delicatamente lo strumento e si legge il valore sul punto di galleggiamento. Il mostimetro babo è tarato a15°C, se la temperatura è diversa il valore letto va corretto . Quando la temperatura è inferiore , si sottrarrà al grado letto 0,05 per ogni grado di temperatura in meno Quando la temperatura è superiore : Fino a18°C, si aggiungerà al grado letto 0,05 per ogni grado di temperatura in più Se la temperatura è superiore a 18°C, si aggiungerà al grado letto 0,20 ogni 3° Dopo la correzione,utilizzando il g...

Altea Rosso 2015

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L' Altea Rosso 2015 é pronto . Gli abbiamo rifatto l'etichetta, inserendo un disegno sul Canto a Tenores di  Michele Cubadda , mentre la grafica è come sempre di  Gigi Meli Mura .  L'Altea Rosso è un corale di quattro vitigni sardi Cannonau , Carignano , Monica e Muristellu . Quattro grandi vitigni che si esaltano a vicenda dando vita a un vino particolare, di ottima struttura e di grande eleganza. Un vino da non perdere, da assaggiare, ma soprattutto da bere. Ne abbiamo imbottigliato 3000 bottiglie , chi non vuole restarne sprovvisto può prenotarlo telefonando al 339/6773628 o inviando una mail a info@alteaillotto.it  

Papilo 2015

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Il Papilio 2015 è pronto . Ne abbiamo imbottigliato 3000 bottiglie . Papilio  è a base  Nuragus  (90%) il restante 10% è  Nasco  e  Vermentino . Il Nuragus 20 anni fa era il vitigno a bacca bianca più diffuso  in Sardegna, poi è stato espiantato in modo massiccio, in seguito ai contributi per l'estirpazione delle superfici vitate dell'UE. Attualmente la sua produzione è la metà di quella del Vermentino e solo poche cantine lo imbottigliano, spesso mascherato da aggiunte di vitigni internazionali. Noi abbiamo voluto proporlo cercando di evidenziare le sue particolarità. Papilio  è ottenuto dalla fermentazione spontanea dell'uva di un vigneto che ha più di 50 anni.  Di colore giallo paglierino intenso tendente al dorato, al gusto è molto particolare, per la sua ricchezza in tannini pare quasi un rosso travestito da bianco, leggermente petillant si abbina bene a tutti i piatti della cucina mediterranea,vegetariana e vegana. Chi...

La luna e l'imbottigliamento del vino

La tradizione lunare consiglia di imbottigliare: -  al primo quarto , in fase di luna crescente, per ottenere vini frizzanti -  all'ultimo quarto , in fase di luna calante, i vini a lungo invecchiamento -  con la luna piena  si può imbottigliare qualsiasi tipo di vino La luna ideale per imbottigliare è comunque la prima luna nuova di primavera (Marzo: lunazione di Primavera) I periodi migliori per l'imbottigliamento sono il  mese di Marzo  e il  mese di Settembre  per i vini giovani, mentre i vini invecchiati per più di due anni possono essere imbottigliati in ogni periodo dell'anno, ma sempre in una giornata piuttosto soleggiata, non troppo fredda e in assenza di vento. La scelta tra il mese di  Marzo  e quello di  Settembre  dipende dal fatto di voler imbottigliare un vino da consumare entro un anno dalla vendemmia (meglio  Marzo ) o entro due anni (in tal caso meglio Settembre ).

Vino biologico, vino naturale?

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Sintesi dell'intervento di Maurizio Altea e Adele Illotto all'incontro conviviale  "In Sardigna seus tottus biologicus!" Vino biologico, vino naturale? I due termini non sono sinonimi. Mentre il primo è definito da delle norme di legge, più precisamente dal  Regolamento dell'Unione Europea n.203/2012 sul vino biologico,  il termine vino naturale viene utilizzato per indicare i vini dei vignaioli che fanno parte del movimento dei vignaoili naturali, contadini-artigiani che imbottigliano personalmente ciò che fanno in vigna e in cantina. Il Regolamento dell'8 marzo 2012  stabilisce che si può utilizzare il termine vino biologico in etichetta, in seguito alla certificazione di un organismo di controllo .  Prima la certificazione biologica era prevista soltanto per le uve e  la sola dicitura consentita in etichetta era “ vino ottenuto da uve da agricoltura biologica ”. La norma esclude dalle pratiche di vinificazione tutta una serie di prodott...

Altea Rosso

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L'Altea Rosso Sibiola IGT è ottenuto da uve autoctone, principalmente  Cannonau  e  Carignano  , coltivate nei nostri vigneti di  Serdiana ,territorio della Sardegna particolarmente vocato alla viticoltura.   Dalla perfetta unione di queste uve, che si esaltano a vicenda, nasce un vino particolare, di ottima struttura e di grande eleganza, di colore rosso rubino con riflessi granati con profumo intenso di frutti di bosco e confetture, in bocca si rivela piacevolmente morbido e di grande equilibrio, un vino da assaggiare, ma soprattutto da bere. Si abbina bene ai piatti tradizionali della cucina sarda a base di carne, ai formaggi stagionati, ai prosciutti e agli insaccati. Vino  Biologico. Certificato ICEA.

Papilio

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Il nuovo vino bianco è pronto, lo abbiamo chiamato Papilio , è a base Nuragus (90%) il restante 10% è Nasco e Vermentino . Il Nuragus 20 anni fa era il vitigno a bacca bianca più diffuso  in Sardegna, poi è stato espiantato in modo massiccio, in seguito ai contributi per l'estirpazione delle superfici vitate dell'UE. Attualmente la sua produzione è la metà di quella del Vermentino e solo poche cantine lo imbottigliano, spesso mascherato da aggiunte di vitigni internazionali. Noi abbiamo voluto proporlo cercando di evidenziare le sue particolarità. Papilio è ottenuto dalla fermentazione spontanea dell'uva di un vigneto che ha di più di 50 anni.

La limpidezza dei vini naturali

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Non capisco perché alcuni produttori di vini nat urali propongono dei vini torbidi. Associando il torbido al naturale, niente di più falso, un vino non limpido è solo figlio della fretta. La limpidezza dipende dalla presenza o meno di particelle in sospensione. Solo chi vuole il vino limpido e ha fretta utilizza per eliminare la torbidità chiarificanti e super filtri. Ma  se si sa aspettare il vino si illimpidisce naturalmente . Col tempo le particelle in sospensione sedimentano sul fondo, tanto più rapidamente quanto più basse sono le temperature invernali. Ogni vino ha il suo tempo, c'è quello che si illimpidisce in pochi mesi e quello che si fa aspettare, ma alla fine tutti possono raggiungere una limpidezza perfetta. Solo allora il vino va imbottigliato. Un vino limpido si conserva più a lungo, perché si evolve senza produrre puzze, esprimendo al meglio le sue potenzialità. 

Il vitigno Cannonau

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Il  Cannonau è il vitigno a bacca rossa che è associato immediatamente  alla Sardegna . Occupa il primo posto come superficie vitata dell'Isola (31%), per un totale di circa 7.700 ettari, concentrati per oltre il 66% tra Nuorese e Ogliastra. Presente in 377 comuni, tra cui Serdiana con 81 ettari. Il Cannonau è compreso nell'elenco dei vitigni autoctoni stilato nel decreto del 6 marzo 1995. Il vitigno  anche se affine geneticamente al Garnacha spagnolo e al Grenache francese compare nella storia due secoli prima. In passato, per una serie di citazioni sbagliate, si attribuiva al Cannonau un'origine spagnola, ma le recenti ricerche documentali hanno portato al ritrovamento, a Cagliari, di un atto notarile del 1549, dove è citato il vino Cannonau, mentre la prima citazione, come vino rosso, del Garnacha , si trova in un dizionario spagnolo del 1734. Da ciò s'ipotizza che il Cannonau sia stato esportato dalla Sardegna in Spagna...

I numeri del vino in Italia e in Sardegna

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In Italia 632.000 ha vitati; 383.000 aziende vinicole In Sardegna 26.000 ha vitati; 163 aziende vinicole 38.000 produttori di uva 140 cantine private; 23 cantine cooperative Produzione del 2012 490.000 q.li di uva I numeri della comparto vitivinicolo  in Sardegna nel 2014

Altea Bianco

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L'Altea Bianco ( Sibiola Indicazione Geografica Tipica) è ottenuto esclusivamente da uve  Nasco  e  Vermentino  dei nostri vigneti situati nel  territorio di  Sibiola  (comune di  Serdiana ), caratterizzato da suoli di medio impasto composti da calcari argillosi di origine miocenica.  Nel 2000 esce la prima bottiglia di questo vino, unico nel suo genere, l’uva Nasco è antichissima e ormai rara della nostra isola, da essa pochi produttori traggono soprattutto vini da dessert, noi lo vinifichiamo secco, con l'aggiunta di un po' di Vermentino. Il risultato è un vino con sfumature oro, di grande struttura, fruttato al naso il primo anno e poi ricco di sentori di muschio e macchia mediterranea. In bocca è lungo, sapido, marino, di quei vini che pretendono il sorso successivo e poi un altro ancora. Particolarmente adatto come aperitivo e abbinato alla cucina di mare. Vino Biologico. Certificato ICEA

Pubblicato il regolamento sul vino biologico

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L'8 marzo 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea l'atteso regolamento sul vino biologico . Questo regolamento stabilisce le pratiche enologiche e le sostanze autorizzate per i vini biologici e permette di usare il termine “ vino biologico ” in etichetta, oltre al logo biologico dell’UE. Finora la certificazione biologica era prevista soltanto per le uve e  la sola dicitura consentita in etichetta era “ vino ottenuto da uve da agricoltura biologica ”. La norma approvata introduce la definizione di “vino biologico”, completando la normativa che da oggi riguarderà tutti i prodotti agricoli, seguendo i principi del precedente regolamento CE relativo alla produzione biologica. Ai vini biologici non saranno consentiti l’acido sorbico, la desolforazione, l'elettrodialisi, la dealcolizzazione, il trattamento con scambiatori di cationi, l'osmosi inversa. Il tenore massimo dei solfiti ammesso è di 100 mg/l per i rossi (150 mg/l nel c...

La fermentazione alcolica spontanea.

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La fermentazione alcolica consiste nella trasformazione degli zuccheri presenti nel mosto in alcol etilico  e anidride carbonica (più calore). Questo compito è svolto dai lieviti , microrganismi unicellulari, specializzati nello sfruttare per la loro crescita e moltiplicazione le sostanze zuccherine attraverso un complesso di enzimi, detto un tempo zimasi alcolica . Le loro dimensioni (4-12 micron) e la loro forma variano con l'età, la specie e le condizioni di sviluppo. Le fermentazioni alcoliche spontanee sono quelle  ottenute per mezzo dei lieviti già presenti sull'uva e/o nell'ambiente di vinificazione, noti come  lieviti naturali o indigeni, senza inoculare nel mosto dei lieviti selezionati,   sottoforma di lieviti secchi attivi (LSA), come avviene normalmente nelle cantine industriali . Queste  fermentazioni   sono il risultato dell’azione combinata di varie specie di lieviti che si sviluppano in modo diverso ed in successione du...