La fermentazione alcolica consiste nella trasformazione degli zuccheri presenti nel mosto in alcol etilico e anidride carbonica (più calore). Questo compito è svolto dai lieviti , microrganismi unicellulari, specializzati nello sfruttare per la loro crescita e moltiplicazione le sostanze zuccherine attraverso un complesso di enzimi, detto un tempo zimasi alcolica . Le loro dimensioni (4-12 micron) e la loro forma variano con l'età, la specie e le condizioni di sviluppo. Le fermentazioni alcoliche spontanee sono quelle ottenute per mezzo dei lieviti già presenti sull'uva e/o nell'ambiente di vinificazione, noti come lieviti naturali o indigeni, senza inoculare nel mosto dei lieviti selezionati, sottoforma di lieviti secchi attivi (LSA), come avviene normalmente nelle cantine industriali . Queste fermentazioni sono il risultato dell’azione combinata di varie specie di lieviti che si sviluppano in modo diverso ed in successione durante la fermentazione. All’iniz
L'utilizzo del macerato di ortiche nel vigneto è molto diffuso tra i vignaioli che praticano l'agricoltura Biologica e Biodinamica. Per la preparazione di si utilizza la parte aerea della pianta Urtica dioica e/o Urtica urens , fresca o essiccata . Urtica urens L. Dosi per la preparazione 10 litri d'acqua 1 kg di ortiche fresche o 200 gr di ortiche essiccate Preparazione Versate le ortiche e l'acqua in un recipiente non metallico . E' possibile avvolgere le ortiche in una vecchia federa di cotone o in sacco di iuta, prima di immergerle nell'acqua. In questo modo sarò più facile filtrare il macerato quando sarà pronto. Durante la macerazione, il recipiente deve rimanere senza coperchio, per evitare l'introduzione di insetti o sporcizia ma permettere il passaggio dell'aria, si può coprire con una retina. Va sistemato in un luogo tiepido, all'aperto, lontano dal sole diretto. Il macerato può sprigionare un odore piuttosto forte, perc
L 'alberello è una forma di allevamento poco produttiva, adatta alle zone aride, caratterizzata da uno sviluppo contenuto della pianta. E' costituito da un fusto, che di solito non si avvale di sostegni, alto 30-50 cm, su cui sono inserite 2-3 branche, che portano 1-3 speroni con 1-3 gemme. Questa forma di allevamento ha origini molto antiche ed è fortemente associata alla tradizione viticola della Sardegna . Attualmente rappresenta il 50% delle forme di allevamento presenti nell'isola. Essendo un sistema a potatura corta è adatto esclusivamente a vitigni con gemme basali fertili. Nella nostra azienda utilizziamo l'alberello per i vitigni Cannonau , Carignano e Monica, che hanno la naturale tendenza a mantenersi eretti. Una tipologia tradizionale, ancora presente in qualche vigneto dell'oristanese di uve Vernaccia, è quella dell' alberello alla sardisca, coni tralci sostenuti e portati verso l'alto da un tripide di canne, come descrit